ALDO CIAVATTA: MA CHI E’?
Sua maestà il nuovo re dei jeans.
Tutti conoscono le star del prêt-à-porter: ma anche il casual d’avanguardia ha il suo re. Ve lo presentiamo in questo special.
C’è una nuova corrente nella moda – una corrente per cui non è ancora stata trovata definizione precisa. Nasce dalle ceneri del casual, ma non è più casual; è raffinatissima, ma disinvolta e anticonformista. E’ un alternativa al prêt-à-porter, che si sta facendo sempre più rarefatto, più prezioso, più borghese: ed ecco che è riesploso il look un po’ aggressivo, allegro, colorato, ed è trionfalmente ritornato alla ribalta il jeans – ma sofisticatissimo, lavoratissimo, quasi irriconoscibile.
Il re di questa nuova corrente, che è italianissima ma ha avuto un boom internazionale, è Aldo Ciavatta, proprietario dell’azienda di Rimini, la Ball, da cui escono jeans e giubbotti destinati a essere portati (e anche copiati e quanto!) in tutto il mondo. E’ del tutto naturale che una moda come questa, in cui i materiali e le tecniche contano ancora più delle forme, il personaggio-chiave sia un industriale e non uno stilista. Aldo Ciavatta è il Fiorucci degli anni Ottanta? Non proprio: ha doti e caratteristiche molto diverse da quelle di Fiorucci, perché sono diversi i tempi. Non produce più i jeans classici di una volta, perchè il basic è del tutto tramontato; non si rivolge solo ai giovanissimi perché la sua moda è abbastanza sofisticata, ricercata da piacere anche ai trenta-quarantenni; ha molta fantasia ma è anche e soprattutto un tecnico. Il successo della Ball dipende soprattutto dall’inventiva di cui l’équipe dell’azienda ha saputo utilizzare le macchine fantascientifiche che ha a disposizione, dallo spirito di avventura con cui si è lanciata in quella ‘ricerca sui materiali’ che è diventata la parola d’ordine di questa moda.
Il post-casual (o nuovo prêt-à-porter, come alcuni lo definiscono) è la moda giusta per l’era della tecnologia, ed è anche internazionale, curioso, eclettico come i giovani a cui si rivolge. E’ prontissimo a cogliere stimoli, idee, correnti da qualsiasi parte provengano: da un film come da un gruppo rock, dall’America come dal Giappone. Ad ogni stagione, infatti, Ball si dirama in tante nuove linee: alcune restano (Ball Basic, ad esempio), altre vengono sostituite.
BALL: UNO STILE, QUATTRO LINEE
Agguerrita e aggiornatissima, la Ball inventa a ogni stagione tante linee diverse. quest’inverno ne ha quattro, che interpretano le ultimissime tendenze di moda con lo stile giovane e grintoso di sempre.
Ball Basic. Ovvero il basic made in Italy: senza nemmeno un dettaglio che sia banale e già visto. Le formule sono quelle comode e sportive di sempre – giubbotto, jeans, T-shirt eccetera ma trasformate nei materiali, nei colori, nei volumi Rigorosamente unisex.
Ball Polare. Un nuovo modo di difendersi dal freddo. Niente a che vedere con i piumini ingombranti di un paio d’anni fa: le tecnologie d’avanguardia della Ball hanno trovato imbottiture altrettanto calde ma per niente voluminose, e le hanno abbinate a cotoni trattati in maniera specialissima. La linea è completata da capi in lana: maglioni, T-shirt, pantaloni
Ball Felpa Bomber. Lo stile militare è diventato un classico del vestire sportivo: quello di Ball è realizzato con tessuti originali dell’esercito americano (con l’aggiunta di felpe nuovissime da portare ‘sotto’), ma ha linee ricercate e un’impronta chiaramente made in Italy.
Ball Supermarket. Dopo tre linee unisex, eccone una rivolta soltanto alle ragazze. Il look è il più avanzato del momento: strappato, sfilacciato, sdrucito, in realtà sofisticatissimo. Piacerà a chi non sopporta di passare inosservata.